E’ lotta alla precarietà al Governo. Ed è esattamente questo quello per cui si sta discutendo in queste ore. RdC e salario minimo: un binomio indissolubile che oggi più che mai sembra prendere corpo, e che affonda le sue radici nei principi di economia.
Perché? E’ semplice: in Italia i salari sono ai minimi storici, non crescono da trent’anni. Viene da sè dunque che le persone non si trovano incentivate a cercare un lavoro, o pur avendolo non riescono a far fronte alle spese quotidiane. Ed ecco che allora subentra il Reddito di cittadinanza.
Ma se venisse fissato un salario minimo, questo non accadrebbe, e a quel punto il Reddito diventerebbe solo uno strumento marginale, di sussidio e supporto, da rivolgere esclusivamente alle vere fasce deboli della popolazione. Ed è proprio per questo che tutti, da Giuseppe Conte a Elly Schlein, oggi hanno preso parte alla manifestazione “Basta vite precarie”.
RdC e salario minimo: la manifestazione di oggi
Schlein e Conte insieme a manifestare, in un abbraccio sia fisico che simbolico: “La presenza al corteo è stato un segnale di volontà di unire le forze”, ha affermato la segretaria del Partito Democratico.
Conte e Schlein, secondo quanto riporta La Repubblica, si sono sentiti telefonicamente, e nello specifico Conte ha chiesto a Schlein di partecipare al corteo. Una “lotta” da affrontare insieme, insomma, un invito a unire le forze per perseguire insieme obiettivi comuni.
RdC e salario minimo: Meloni dice no
Il Governo Meloni esclude invece categoricamente la possibilità di imporre un salario minimo legale, ma non solo: ha anche ampliato l’uso dei voucher e dei contratti a termine. Questo, tradotto in parole spicce, non può che significare una cosa: alimentare il precariato.
Ma a spiegare il perché delle decisioni di Giorgia Meloni ci ha pensato l’economista Andrea Roventini, che in una intervista a FanPage ha asserito che la decisione di Meloni è influenzata da una “idea sbagliata che si aveva del salario minimo nel secolo scorso, quella che si insegnava fin dai corsi base di economia, era che se si imponeva un salario minimo per legge questo creava disoccupazione, perché solo il mercato poteva stabilire il salario giusto”.
Insomma, le decisioni di Meloni sarebbero solo delle decisioni fondate su una erronea e sorpassata visione sull’economia? Così pare, secondo Roventini, che aggiunge anche come “Diversi studi empirici hanno dimostrato il contrario (….). Hanno trovato che l’aumento del salario minimo non riduce l’occupazione mentre aumenta i salari. Questo poi non si applica solo agli Usa: si sono avuti gli stessi risultati in Germania.
RdC e salario minimo: la stoccata degli oppositori
Il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, ha affermato: “Ogni volta che c’è un’occasione di convergenza si converge. Siamo di fronte ad una destra che sta smantellando l’impianto dei diritti sociali e civili di questo Paese”. Aggiungendo anche che “non è possibile rimandare una convergenza tra noi all’infinito”
Roberto Fico, poi, ha voluto anche ricordare come fare opposizione insieme non significhi necessariamente andare d’accordo su tutto, ma comunque mostra una certa apertura al dialogo, uno smussare gli angoli per arrivare alla soluzione finale per tutti.