La Legge di Bilancio 2022 ha rinnovato i bonus casa 2023, offrendo incentivi fiscali per lavori di restauro, edilizia e riqualificazione energetica. Le detrazioni e i limiti di spesa variano a seconda delle diverse agevolazioni, e le categorie dei beneficiari possono essere diverse a seconda del tipo di bonus.

Il decreto Aiuti Bis ha introdotto alcune novità riguardanti il Superbonus e i bonus edilizi, tra cui la responsabilità dei cedenti dei crediti fiscali che scatta solo in caso di dolo o colpa grave. Per i crediti maturati prima dell’introduzione degli obblighi di acquisizione dei visti di conformità, asseverazioni e attestazioni richieste dalla normativa, il cedente deve comunque acquisire la documentazione richiesta, a meno che non sia una banca, un intermediario finanziario, una società appartenente a un gruppo bancario iscritto all’albo o un’impresa di assicurazione.

Il Dl Aiuti Quater ha previsto un taglio del 90% per le spese sostenute nel 2023 e ha prorogato l’agevolazione del Superbonus per le villette fino a marzo 2023, a condizione che almeno il 30% dei lavori sia stato effettuato nell’anno precedente.

L‘Agenzia delle Entrate ha pubblicato una circolare che fornisce chiarimenti sulla cessione o lo sconto in fattura dei bonus edilizi dopo la conversione in legge dei decreti Aiuti e Aiuti-Bis. La circolare contiene anche indicazioni sulle modifiche apportate al Superbonus e fornisce istruzioni nel caso di errori nella comunicazione di opzione inviata.

Bonus casa 2023: quali sono

I bonus casa 2023 comprendono tali agevolazioni:

Bonus ristrutturazioni

Il bonus ristrutturazioni è uno dei bonus casa che mira a migliorare gli edifici e prevede una detrazione fiscale del 50% per i lavori di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, su edifici singoli o condominiali. Questa agevolazione è valida per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro, da ripartire in 10 quote annuali uguali.

Il bonus non riguarda solo le spese di manutenzione straordinaria per gli edifici singoli, ma include anche le spese di manutenzione ordinaria per i condomini. L’obiettivo del bonus, come indicato nella Legge di Bilancio 2021, è quello di “favorire gli investimenti sul patrimonio edilizio, anche per aumentare la resilienza e sostenibilità e sostenere la ripresa del settore delle costruzioni“.

Come può essere utilizzato

Il bonus ristrutturazioni può essere utilizzato per interventi di restauro, ristrutturazione edilizia e risanamento conservativo effettuati da imprese edili, cooperative edilizie o altre entità che si occupano della costruzione o ristrutturazione degli immobili. Tuttavia, queste entità devono alienare o assegnare l’immobile entro 18 mesi dalla fine dei lavori.

Come ottenerlo

Per beneficiare del bonus, è possibile cedere il credito d’imposta corrispondente, che può essere successivamente ceduto ad altri intermediari finanziari, come istituti di credito. In alternativa, è possibile ottenere il contributo come sconto sul corrispettivo dovuto.

Va notato che non tutti gli interventi di efficientamento edilizio sono inclusi nel bonus ristrutturazioni, e alcuni lavori richiedono la trasmissione delle informazioni all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA). Questa misura è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2018 al fine di monitorare e valutare il risparmio energetico ottenuto tramite tali interventi, come già accade per le operazioni di riqualificazione energetica degli edifici.

Bonus mobili ed elettrodomestici

Il bonus mobili ed elettrodomestici è un’agevolazione fiscale inclusa nel bonus casa che prevede una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Questo incentivo è stato rinnovato dalla Legge di Bilancio 2021 e si applica anche alle spese sostenute nell’anno in corso. La detrazione del 50% si applica agli acquisti destinati agli immobili oggetto di ristrutturazione.

Il tetto massimo

Il tetto massimo di spesa ammissibile è stato aumentato dalla Legge di Bilancio 2021, passando da 10.000 euro fino al 2020 a 16.000 euro fino al 31 dicembre 2021. La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato il bonus mobili fino al 2024, mantenendo la detrazione al 50%, ma con una riduzione del tetto di spesa. Nel 2022, il tetto ammissibile sarà di 10.000 euro, mentre nel 2023 e nel 2024 si ridurrà a 5.000 euro.

Come può essere utilizzato

Una domanda comune riguarda la possibilità di usufruire del bonus mobili ed elettrodomestici senza effettuare una ristrutturazione. Nelle disposizioni governative relative a questa misura fiscale, è previsto che l’opera di ristrutturazione necessaria per accedere al bonus non debba necessariamente essere significativa. È possibile beneficiare dell’agevolazione anche eseguendo specifici tipi di lavori.

Tra gli interventi che consentono di ottenere il bonus rientrano la manutenzione straordinaria, come l’installazione di servizi igienici, cancelli, ascensori, scale aggiuntive, nonché la sostituzione di caldaie e infissi. Si includono anche i lavori di restauro, la manutenzione ordinaria delle parti condominiali (come la sostituzione di pavimentazioni, infissi, cancelli, grondaie, ecc.) e tutti quegli interventi che contribuiscono a migliorare l’efficienza energetica dell’immobile, come l’installazione di impianti di climatizzazione a pompa di calore o di stufe a pellet.

Leggi anche  Bonus mobili 2023: come funziona e come richiederlo?

Bonus interventi sismici

A partire dal 2017, i privati e le società hanno la possibilità di usufruire di detrazioni fiscali per interventi antisismici. Il bonus, noto anche come Sismabonus, consiste in una detrazione fiscale applicata alle spese sostenute per lavori su abitazioni private o parti condominiali, nonché su immobili utilizzati per attività produttive in determinate zone sismiche.

Come può essere utilizzato

Il bonus si applica non solo agli interventi strutturali antisismici e alle opere connesse, ma anche ai costi dei progetti, delle indagini e delle spese tecniche. È possibile ottenere una detrazione massima di 96.000 euro per unità immobiliare, da ripartire in cinque quote annuali. Le percentuali di detrazione variano a seconda del tipo di intervento e della sua finalità. Ad esempio:

  • per gli interventi locali la detrazione è del 50%;
  • per il miglioramento di una classe di rischio è del 70%;
  • per il miglioramento di due classi di rischio è dell’80%;
  • per le parti condominiali, le percentuali di detrazione sono rispettivamente del 75% e dell’85%.

È possibile usufruire del beneficio fiscale mediante due modalità: la cessione del credito di imposta sismabonus all’impresa che esegue i lavori, oppure lo sconto in fattura, in cui l’impresa anticipa e recupera successivamente lo sconto sul corrispettivo dovuto.

Le proroghe

Il sismabonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024 dalla Legge di Bilancio 2022. A partire dal 2022, è obbligatorio presentare un “Visto di Conformità” per i lavori detraibili che superano il tetto di spesa di 10.000 euro. Questa novità si applica non solo al sismabonus, ma anche agli altri bonus edilizi. Il Visto di Conformità è obbligatorio indipendentemente dalla modalità di utilizzo del credito fiscale.

Leggi anche  Superbonus e bonus edilizi: stop alla cessione dei crediti

Bonus verde

Tra i bonus casa 2023 troviamo il bonus verde è un’agevolazione fiscale introdotta per la prima volta nel 2018 e successivamente prorogata di anno in anno. Con la Legge di Bilancio 2022, la scadenza è stata fissata al 31 dicembre 2024. Questo bonus riguarda gli interventi di sistemazione a verde delle abitazioni, come lavori su terrazzi, giardini e la piantumazione di piante e alberi nelle aree scoperte.

La detrazione fiscale offerta è del 36% sull’importo dei lavori, con un tetto massimo di spesa di 5.000 euro per ogni unità immobiliare. Questo significa che è possibile detrarre fino a 1.800 euro per immobile, ripartiti in dieci quote annuali di pari importo.

Come può essere utilizzato

Il bonus verde copre una vasta gamma di interventi, inclusi la fornitura e la messa a dimora di piante e arbusti, il recupero e la riqualificazione di tappeti erbosi, la realizzazione di impianti di irrigazione e lavori di restauro e recupero di giardini di interesse storico e artistico. Include anche progetti seguiti dai lavori stessi e le spese di manutenzione connesse a tali interventi.

Tuttavia, ci sono alcune spese escluse dall’agevolazione, come l’acquisto di strumenti specifici e la manutenzione ordinaria periodica non legata a nuove opere o rinnovi. Non sono ammesse anche le spese per la sistemazione di piante in vasi, a meno che non facciano parte di un progetto di maggior rilevanza. Inoltre, il bonus non si applica ai lavori di realizzazione di un giardino per un immobile appaltato.

Chi può beneficiarne

Possono beneficiare del bonus verde sia i proprietari degli immobili che gli inquilini o i comodatari. La detrazione spetta ai nudi proprietari, ai titolari di un diritto reale di godimento sull’immobile (come usufrutto, uso, abitazione o superficie) e agli affittuari o comodatari.

Bonus idrico

Il bonus idrico, introdotto con la Legge di Bilancio 2021, è un’iniziativa governativa volta a ridurre il consumo di acqua. È anche conosciuto come “bonus docce e rubinetti“.

La misura prevede un rimborso di 1.000 euro in un’unica rata per le richieste effettuate da persone fisiche. Nel caso di imprese, l’incentivo può arrivare fino a un rimborso di 5.000 euro.

Il bonus idrico può essere utilizzato per la sostituzione e/o l’acquisto di sanitari in ceramica, soffioni doccia, rubinetti e lavandini che soddisfano determinate caratteristiche tecniche. Queste caratteristiche sono essenziali per promuovere un uso più efficiente dell’acqua.

Attualmente, il bonus idrico non è stato rifinanziato per l’anno 2022, il che significa che l’incentivo non è attualmente disponibile.

Bonus acqua potabile

Il Bonus acqua potabile, noto anche come bonus depuratore, è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2021 e successivamente prorogato con la Legge di Bilancio 2022. Questo incentivo consiste in un contributo d’imposta del 50% per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio per migliorare la qualità dell’acqua del rubinetto e ridurre l’uso di bottiglie di plastica.

La gestione del bonus è affidata all’Agenzia delle Entrate, mentre l’effettiva riduzione dell’utilizzo di plastica sarà monitorata dall’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

L’agevolazione copre le spese sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023 e può essere utilizzata in compensazione tramite modello F24 o nella dichiarazione dei redditi per le persone fisiche che non svolgono attività d’impresa o lavoro autonomo.

Bonus prima casa under 36

La nuova Legge di bilancio ha prorogato le misure per agevolare l’acquisto di immobili da parte dei giovani. Nel 2023, i giovani di età inferiore ai 36 anni potranno comprare una casa senza pagare imposte e ottenere un mutuo che copre l’intero costo dell’acquisto a un tasso ridotto. Questa misura si applica agli atti stipulati tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023, grazie alla recente proroga del bonus.

Tuttavia, è importante precisare che le misure non sono riservate esclusivamente ai giovani sotto i 36 anni, ma è necessario non compiere 36 anni nell’anno solare. Ad esempio, se una persona è nata il 31 dicembre 1987, non avrà diritto ai bonus poiché compie 36 anni quest’anno, anche se l’atto di acquisto e mutuo sono firmati prima.

Come beneficiare del bonus

Altre condizioni per beneficiare del bonus includono:

  • ISEE familiare che non superi i 40.000 euro all’anno. Nel caso di una coppia acquirente, il reddito viene considerato come la somma dei redditi di entrambi i partner.
  • L’acquisto deve riguardare la prima casa, che non deve appartenere alle categorie catastali di lusso (A1, A7 e A8), e deve essere situata nel Comune in cui ci si impegna a stabilire la residenza entro 18 mesi. Non è necessario risiedere effettivamente nella casa acquistata, ma nel Comune in cui è situata.
  • Non si devono possedere altre abitazioni al momento dell’acquisto (in proprietà esclusiva o comproprietà), ma sarà sufficiente vendere la vecchia casa entro un anno.

Come funziona

Le misure prevedono i seguenti benefici:

  • Per le compravendite non soggette a IVA: esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale.
  • Per gli acquisti soggetti a IVA: esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, e riconoscimento di un credito d’imposta pari all’IVA pagata al venditore.

Il credito d’imposta può essere utilizzato per ridurre le imposte di registro, ipotecaria, catastale e sulle successioni e donazioni relative agli atti presentati dopo l’acquisizione del credito. Inoltre, può essere utilizzato per ridurre le imposte sui redditi dichiarati successivamente all’acquisto agevolato o compensato tramite modello F24 utilizzando il codice tributo “6928” (vedi risoluzione n. 62/E). Infine, il credito d’imposta può essere utilizzato come esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti destinati all’acquisto, alla costruzione e al restauro di immobili ad uso abitativo.

Bonus caldaia

Il Bonus caldaia è un incentivo economico disponibile per coloro che desiderano acquistare una caldaia ad alta efficienza energetica al fine di prepararsi per l’inverno.

Esistono diverse opzioni per beneficiare di questo aiuto finanziario, tra cui:

  • il Bonus ristrutturazione che prevede un rimborso del 50%;
  • l’Ecobonus con un rimborso dal 50% al 65%;
  • il Conto termico con un rimborso fino al 65%;
  • il Superbonus che offre un rimborso fino al 90%.

Scegliendo una di queste opzioni, è possibile ottenere un sostegno economico per l’acquisto di una caldaia più performante dal punto di vista energetico.

Leggi anche  Bonus 2023: quali sono e chi può usufruirne

Bonus zanzariere e tende solari

Con il bonus zanzariere e tende solari i cittadini hanno la possibilità di ottenere una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto o la sostituzione di zanzariere e tende solari. Questa detrazione si applica su una spesa massima di 60.000 euro e deve essere effettuata entro il 31 dicembre 2023. Il rimborso copre non solo la spesa per l’acquisto e la sostituzione dei dispositivi, ma anche i costi di installazione.

Tuttavia, le zanzariere devono essere conformi ai requisiti di sicurezza e possedere la capacità di schermare la luce solare, e devono essere provviste del marchio CE. Questa misura fornisce un incentivo per migliorare la protezione dalle zanzare e regolare l’illuminazione solare all’interno degli edifici.

Bonus lampadari

Il Bonus lampadari offre ai cittadini la possibilità di beneficiare di una detrazione fiscale del 50% per l’acquisto di lampadari o apparecchi d’illuminazione. La detrazione è applicabile su una spesa massima di 8.000 euro.

Per ottenere il beneficio, è necessario effettuare un intervento di recupero del patrimonio edilizio, a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto del lampadario o degli apparecchi d’illuminazione. Questo incentivo mira a promuovere l’efficienza energetica e il miglioramento dell’illuminazione negli edifici attraverso l’utilizzo di apparecchi più moderni ed efficienti dal punto di vista energetico.

Bonus affitto

Il Bonus affitto è un incentivo disponibile anche nel mese di giugno, rivolto ai giovani tra i 20 e i 31 anni con un reddito inferiore a 15.493,71 euro. Questo beneficio prevede un rimborso massimo di 991,60 euro per i primi quattro anni di durata del contratto di affitto, o del 20% del canone annuo, fino a un massimo di 2.000 euro. L’obiettivo del bonus è sostenere i giovani nella spesa dell’affitto e agevolare l’accesso all’alloggio.