Guida Dettagliata su Come Richiedere l’Assegno di Inclusione (ADI) dal 18 Dicembre 2024

Cos’è l’Assegno di Inclusione (ADI):
L’Assegno di Inclusione è una misura introdotta dal decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, e successivamente convertita nella legge 3 luglio 2023, n. 85. Questa misura nazionale, che di fatto sostituisce la misura del Reddito di Cittadinanza, mira a contrastare la povertà, la fragilità e l’esclusione sociale attraverso l’implementazione di percorsi di inserimento sociale, formazione e lavoro. L’ADI si compone di due parti: una integrazione del reddito familiare (quota A) e un sostegno per i nuclei familiari residenti in abitazioni locatarie con contratto registrato (quota B).

A chi è rivolto:
L’ADI è destinato a fornire un sostegno economico e sociale a coloro che dimostrano di essere in condizioni di disagio. È condizionato all’adesione ad un percorso personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa.

Come Funziona:
Il beneficio economico inizia a decorrere dal mese successivo alla sottoscrizione, da parte del richiedente ADI, del Patto di Attivazione Digitale del Nucleo Familiare (PAD), previa valutazione positiva dell’istruttoria. Nel caso di domande presentate entro gennaio 2024 e con il PAD sottoscritto nello stesso mese, il beneficio può decorrere dal mese di gennaio 2024, mantenendo la necessità di esito positivo dell’istruttoria. Il beneficio è erogato mensilmente su una carta di pagamento elettronica (Carta di Inclusione o Carta ADI) per un massimo di diciotto mesi, con possibilità di rinnovo per dodici mesi, previa sospensione di un mese. L’importo dell’integrazione del reddito familiare può essere suddiviso per ciascun componente maggiorenne del nucleo familiare.

Domanda e Requisiti:
La richiesta dell’ADI puo essere presentata da uno dei componenti del nucleo familiare direttamente sul sito dell’INPS, o tamite patronato o CAF. I richiedenti devono soddisfare i seguenti requisiti per tutta la durata del beneficio:

Requisiti di Cittadinanza, Soggiorno e Residenza:
Il richiedente deve essere cittadino italiano o suo familiare con diritto di soggiorno, cittadino di un Paese dell’Unione Europea o suo familiare, cittadino di Paesi terzi con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o titolare dello status di protezione internazionale.

Al momento della presentazione della domanda, il richiedente deve essere residente in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.

Requisiti Economici:
Il nucleo familiare del richiedente deve rispettare i seguenti requisiti economici:

  • ISEE non superiore a 9.360 euro.
  • Reddito familiare annuo inferiore a una soglia di 6.000 euro moltiplicata per il parametro della scala di equivalenza ADI.
  • Patrimonio immobiliare e mobiliare entro limiti stabiliti.

Requisiti Ulteriori (Misure Cautelari, Misure di Prevenzione, Condanne, Dimissioni, Strutture a Totale Carico Pubblico e Diritto-Dovere di Istruzione):

  • Assenza di misure cautelari personali, misure di prevenzione e condanne nei dieci anni precedenti la richiesta.
  • Non essere disoccupato a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi successivi alle dimissioni.
  • Non risiedere in strutture a totale carico pubblico.
  • Adempimento all’obbligo di istruzione per i beneficiari tra 18 e 29 anni.

ISEE: Omissioni e/o Difformità:
In caso di omissioni o difformità nell’ISEE, l’INPS informa il richiedente e quest’ultimo può presentare documenti giustificativi o una nuova DSU.

Obblighi di Comunicazione:
L’ADI è compatibile con l’attività lavorativa, ma eventuali variazioni devono essere tempestivamente comunicate all’INPS. L’avvio di un’attività lavorativa può comportare la sospensione o la decadenza dal beneficio.

Procedura Post-Domanda:
Dopo la presentazione della domanda, i dati vengono resi disponibili nella piattaforma SIISL. Il richiedente deve registrarsi sulla piattaforma e sottoscrivere il PAD del nucleo familiare. I dati del nucleo familiare vengono inviati automaticamente ai servizi sociali del comune di residenza per l’analisi e la presa in carico dei componenti con bisogni complessi.

I beneficiari devono presentarsi per un primo appuntamento presso i servizi sociali entro centoventi giorni dalla sottoscrizione del PAD. In caso di mancata convocazione, l’erogazione è sospesa fino all’incontro. I servizi sociali procedono all’analisi multidimensionale dei componenti del nucleo e individuano i percorsi personalizzati.

Adesione ai Percorsi Lavorativi:
I componenti del nucleo con responsabilità genitoriali devono aderire al percorso lavorativo. Altri beneficiari possono richiedere l’adesione volontaria a un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo o all’inclusione sociale.

Sono esclusi dagli obblighi di attivazione lavorativa i beneficiari dell’ADI titolari di pensione diretta o con età pari o superiore a sessanta anni, i componenti con disabilità, i componenti affetti da patologie oncologiche, i componenti con carichi di cura e i componenti inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere.

Sottoscrizione del Patto di Servizio Personalizzato:
La sottoscrizione del patto di servizio personalizzato è obbligatoria entro sessanta giorni dall’avvio dei componenti al centro per l’impiego o presso i soggetti accreditati ai servizi per il lavoro. La mancata sottoscrizione del patto comporta la decadenza dall’ADI.

Note Aggiuntive:

  • In caso di variazione del nucleo familiare (per nascita, morte o altro), è necessario presentare una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata entro un mese.
  • In caso di variazioni economiche o patrimoniali, il beneficiario deve informare l’INPS entro sessanta giorni dalla variazione.
  • La violazione degli obblighi di istruzione da parte dei beneficiari tra 18 e 29 anni comporta la decadenza dall’ADI.
  • La mancata partecipazione ai percorsi di attivazione lavorativa comporta la sospensione o la decadenza dell’ADI.

Modalità di Presentazione della Domanda:
La domanda per l’ADI può essere presentata all’INPS a partire dal 18 dicembre 2023. È possibile utilizzare il sito web dell’INPS, gli Enti Patronati o i Centri di Assistenza Fiscale per la presentazione della domanda. E’ inoltre obbligatorio iscriversi sul portale del Siisl subito dopo avver presentato la domanda. La procedura è estremamente semplice e puo essere completata autonomamente dal richiedente che è in possesso dello spid.

Conclusioni:
Il percorso per richiedere e mantenere l’Assegno di Inclusione richiede l’osservanza scrupolosa dei requisiti e degli obblighi stabiliti. La collaborazione con i servizi sociali è fondamentale per individuare percorsi personalizzati e assicurare una transizione efficace verso l’inclusione sociale e lavorativa.

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[…] o presso i Patronati, entro il mese di Dicembre 2023, sarà possibile ricevere il sussidio ADI (assegno di inclusione), che sostituisce il RdC, (terminato a Dicembre 2023), ovviamente se in posssesso dei requisiti […]

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