L’assegno unico di luglio sarà presto disponibile sui conti correnti dei beneficiari.

Vediamo insieme come sono suddivise le date dei pagamenti.

Il calendario delle erogazioni è organizzato nel seguente modo:

  • Dal 10 al 20 luglio 2023 verrà erogato l’assegno unico a tutti coloro che non hanno subito variazioni rispetto al mese precedente.
  • Dal 20 al 30 luglio 2023, percepiranno l’assegno coloro che hanno subìto variazioni nei mesi precedenti a causa di modifiche nel nucleo familiare e nell’ISEE.
  • A partire dal 28 luglio inizieranno gli accrediti per i percettori del Reddito di Cittadinanza (RdC).

L’assegno unico, introdotto con la Legge di Bilancio 2023, subirà delle maggiorazioni in base agli adeguamenti ISTAT. Secondo quanto stabilito, l’importo dell’assegno unico aumenterà nei seguenti casi:

  • Un aumento del 50% per i nuclei familiari con figli a carico di meno di 1 anno di età.
  • Un aumento del 50% per i nuclei familiari con almeno tre figli e un valore ISEE non superiore a 43.240 euro.
  • Un aumento del 50% della maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico.

Riguardo agli arretrati dell’assegno unico, è importante notare che non saranno più erogati. Recentemente è stata annunciata la fine del periodo utile per presentare l’ISEE aggiornato e richiedere gli arretrati relativi ai mesi di marzo, aprile e maggio. Coloro che hanno presentato l’ISEE solo ora non avranno più diritto a tali arretrati.

Lo stesso vale per coloro che hanno presentato solo ora la domanda di assegno unico: non avranno diritto agli arretrati dei mesi precedenti, che spettano solo a coloro che hanno fatto richiesta entro la scadenza del 30 giugno 2023.

Una domanda comune riguarda la compatibilità tra l’assegno unico e l’assegno di inclusione. È importante sapere che i due assegni sono compatibili e cumulabili. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare questo articolo.

La decadenza dell’assegno unico avviene principalmente a causa della cessazione dei requisiti anagrafici dei figli. L’assegno è destinato ai figli fino al compimento del 21º anno di età (o senza limiti di età nel caso in cui il figlio sia affetto da disabilità). La decadenza si verifica automaticamente una volta che il figlio compie 21 anni.

Un altro motivo per cui l’assegno può decadere è se, in seguito a un controllo dell’INPS, risulta che il figlio non è più a carico dal punto di vista fiscale. Ciò può accadere se il figlio ha un reddito proprio, se è entrato a far parte del nucleo familiare di un’altra persona, ad esempio tramite matrimonio o convivenza, o se ha semplicemente cambiato residenza.

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