Mentre il governo è al lavoro per definire la Mia, la misura che prenderà il posto del Reddito di cittadinanza, proseguono i pagamenti del sussidio: chi ne ha diritto, anche nel mese di marzo si vedrà accreditare la cifra dovuta in due momenti distinti. Vediamo insieme le date dei pagamenti di questo mese.

Reddito di cittadinanza, le date degli accrediti di marzo

Come di consueto, anche nel mese di marzo i pagamenti del Reddito e della Pensione di cittadinanza arrivano in due momenti distinti:

  • 15 marzo: arriva il pagamento per i percettori che ne hanno fatto richiesta per la prima volta nel corso del mese precedente. Ne hanno diritto anche i soggetti che hanno chiesto il rinnovo della misura allo scadere delle prime 18 mensilità a gennaio. Nello stesso momento si riceverà anche la card su cui ci sarà la prima ricarica: verrà consegnata da Poste Italiane in uno degli uffici postali;
  • 27 marzo: il sussidio viene corrisposto ai soggetti che beneficiano di tale misura da almeno un mese. Ne hanno diritto, quindi, anche coloro che hanno visto terminare le prime 18 mensilità a dicembre, per poi richiedere il rinnovo a gennaio. In quest’ultimo caso, infatti, hanno ricevuto già la ricarica entro lo scorso 15 febbraio.

Rdc, come controllare la ricarica

I beneficiari del Rdc possono controllare in ogni momento il proprio status accedendo all’area riservata del servizio dedicato sul sito dell’INPS. Per accedere occorrono lo Spid, o la Carta d’identità elettronica (Cie), o la Carta nazionale dei servizi (Cns).

I beneficiari o chi vuole ricevere informazioni in merito potranno infine chiamare al numero verde 800.666.888. Una voce registrata guiderà l’utente passo dopo passo nella consultazione dei dettagli relativi al Reddito o alla Pensione di cittadinanza.

Rdc addio, arriva Mia

Intanto il governo è al lavoro per mettere a punto la misura che andrà a prendere il posto del Reddito di cittadinanza. Si chiama Mia (Misura di inclusione attiva) e dovrebbe scattare dopo i sette mesi di proroga accordati ai beneficiari del Rdc con la legge di Bilancio 2023, quindi dal prossimo settembre.
L’obiettivo è destinare più risorse ai nuclei familiari, meno ai single in grado di lavorare. Per le famiglie numerose infatti, dai prossimi mesi l’Isee terrà conto anche dell’apporto fornito dall’assegno unico e verrà rivisto anche il contributo per l’affitto previsto dal Rdc.

Inoltre verrà ristretto il campo di aventi dritto al sussidio. Secondo alcune stime si arriverebbe a 25% del totale, oltre 260 mila nuclei rispetto a 1,035 milioni di famiglie italiane che a gennaio hanno ricevuto l’assegno. Obiettivo dichiarato del governo è risparmiare 3 miliardi sugli 8 previsti per il vecchio Rdc.