Chi rischia di perdere la pensione di invalidità nel 2023? Ecco cosa devi sapere.

La pensione di invalidità è un importante strumento di sostegno al reddito per coloro che sono affetti da condizioni fisiche che li rendono incapaci di lavorare. Tuttavia, ci sono diverse situazioni che possono portare alla perdita di questo sostegno economico durante l’anno 2023.

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio chi rischia di perdere la pensione di invalidità quest’anno, esaminando anche alcune informazioni aggiuntive che potrebbero essere utili.

Pensione di invalidità 2023: durata e limiti

Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la 3011/2023, ha stabilito che il diritto alla pensione di invalidità non può superare l’età prevista per l’accesso alla pensione di vecchiaia, attualmente fissata a 67 anni. Pertanto, coloro che raggiungono questa età perderanno automaticamente la pensione di invalidità, che sarà sostituita dall’assegno sociale.

Tuttavia, esiste un’eccezione per la pensione di invalidità per ciechi totali, che può essere erogata anche oltre i 67 anni di età.

Ripresa dell’attività lavorativa e perdita della pensione di invalidità

Secondo la giurisprudenza e un documento dell’INPS del 2021, uno dei requisiti fondamentali per ottenere la pensione di invalidità è l’assenza di attività lavorativa. Pertanto, se si riprende a lavorare, anche a tempo parziale o limitato, si perderà il diritto a percepire la pensione di invalidità.

Perdita dei requisiti fisici e altri motivi di revoca

La perdita del diritto alla pensione di invalidità si verifica anche quando si perde lo status di persona invalida o quando la percentuale di invalidità scende al di sotto del minimo richiesto per ricevere l’assegno (74%).

Altri motivi di revoca includono la mancata presentazione alle visite mediche per la revisione dell’invalidità, se richieste. Tuttavia, in caso di prima assenza, non viene revocato immediatamente l’assegno, ma al titolare viene concesso un periodo di 90 giorni per presentare una giustificazione adeguata. La revoca scatta solo dopo una seconda assenza successiva a una nuova convocazione.

Limiti di reddito per l’assegno di invalidità nel 2023

È importante tenere presente che ci sono limiti di reddito da non superare nel 2023 per continuare a ricevere l’assegno di invalidità. Il limite per gli invalidi con una percentuale compresa tra il 74% e il 99% è di 5.391,88 euro, mentre per gli invalidi totali è di 17.920,00 euro.

Concludendo: la perdita della pensione di invalidità nel 2023 può verificarsi a causa di diversi motivi, tra cui il raggiungimento dell’età pensionabile, la ripresa dell’attività lavorativa, la perdita dei requisiti fisici e altri motivi di revoca.

È fondamentale essere consapevoli di tali condizioni e agire di conseguenza per evitare sorprese e problemi finanziari.

Se si verificano cambiamenti nella propria situazione che potrebbero influire sulla pensione di invalidità, è consigliabile contattare l’INPS o un consulente specializzato per ricevere informazioni aggiornate e valutare le opzioni disponibili. La pensione di invalidità è un sostegno importante per molte persone, quindi è essenziale restare informati sui requisiti e sulle eventuali modifiche normative che potrebbero causarne la perdita.

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