Prevista in queste ore una nuova riunione di maggioranza, cui dovrebbe partecipare anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sulle modifiche alla legge di Bilancio. In mattinata i lavori della commissione bilancio della Camera sugli emendamenti segnalati, nel pomeriggio sono attese le proposte di modifica dei relatori e del governo.

Il maxi emendamento

Atteso il maxi emendamento del governo che potrebbe contenere importanti modifiche dell’ultimo minuto, tra le quali nel testo ci sarebbe l’abbassamento della soglia a 30 euro per l’utilizzo del Pos insieme ad una ulteriore sforbiciata temporale per il Reddito di Cittadinanza, da cui si ricaverebbero circa 200 milioni.

Pos a 30 euro

L’abbassamento della soglia a 30 euro per l’utilizzo del Pos è un’ipotesi allo studio, la stessa presidente Meloni aveva parlato a relatori e capigruppo della richiesta Ue di abbassare sensibilmente la quota. Il tetto al contante resterebbe immutato, salendo fino a 5 mila euro, visto che altri Paesi europei lo hanno ancora più alto. Mentre per la soglia per i pagamenti con Pos, senza sanzioni per gli esercenti, l’ipotesi raccolta da fonti parlamentari è che possa scendere ulteriormente per le transazioni fino a un massimo di 30 euro (dagli attuali 60) per non penalizzare troppo chi paga solo con le carte, accogliendo così in parte i rilievi di Bruxelles.

Ulteriore stretta al Reddito di cittadinanza

Spunta l’ipotesi di una stretta sul Reddito di cittadinanza annullando l’agevolazione per gli under 40 in scia ad un emendamento del Terzo Polo.

Superbonus

Si scioglie la questione dei crediti d’imposta maturati sul Superbonus con la possibilità che le cessioni a banche e assicurazioni passino da due a tre. Oggi si possono effettuare solo due cessioni successive alla prima all’interno del sistema finanziario regolamentato. L’aumento a tre operazioni consente agli intermediari finanziari di avere ulteriori spazi di manovra per acquistare nuovi crediti.

Pensioni

Su Quota 103 non dovrebbero esserci novità. C’è invece l’apertura del Tesoro all’innalzamento delle pensioni minime a 600 euro solo però per gli over 75, una mediazione rispetto alla richiesta di FI che la vorrebbe estesa a tutta la platea, e che però cosi costerebbe qualche centinaio di milioni.