La prima manovra del governo Meloni dedica comepromesso i due terzi degli stanziamenti all’emergenza energia, e imprime alle altre altre misure un segnale per alle fasce deboli e alla famiglia. Arriva in piena notte il varo della manovra che mette sul piatto risorse per circa 35 miliardi. al netto dei 21 miliardi in deficit già blindati per il caro-energia, per il resto si riescono alla fine a trovare circa 14 miliardi.

Manovra, misure per 35 miliardi

Per le pensioni scatta ‘quota 103‘, arriva l’innalzamento delle minime il bonus per chi vuole restare al lavoro e Opzione donna rivisitata in base al numero dei figli. E poi la stretta al Reddito di cittadinanza, che si avvia verso l’abolizione, e taglio del cuneo fiscale fino a tre punti per i redditi più bassi. Iva ridotta per i prodotti per l’infanzia e gli assorbenti, non per i prodotti di prima necessità per l’acquisto dei quali arriva però l’estensione della social card per i redditi bassi.

Da pensioni a flat tax

Per gli autonomi viene innalzata la soglia (a 85mila euro) della flat tax, che viene introdotta anche come tassa incrementale fortemente voluta da FdI. Per favorire l’assunzione dei giovani, chiesta da Forza Italia, arrivano gli incentivi per le aziende che assumono donne under36 e percettori del Reddito di cittadinanza

Per le pensioni arriva ’quota 103’, ovvero la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 di età. Lo comunica il Mef, precisando che per chi decide di restare al lavoro viene “rifinanziato il bonus Maroni che prevede una decontribuzione del 10%”. Cambiano anche i requisiti per accedere a Opzione donna, ovvero al pensionamento anticipato delle lavoratrici con il ricalcolo contributivo dell’assegno. Opzione donna viene sì prorogata di un anno, ma anche legata al numero di figli: si esce a 58 anni con due o più figli, a 59 se si ha un solo figlio.

Reddito, per occupabili stop in 2024

Quello sul Reddito di cittadinanza è un dossier esplosivo. L’idea di toglierlo agli ‘occupabili’ già dall’1 gennaio è sembrata troppo radicale. Arriva dunque la mediazione della ministra del Lavoro Calderone con un anno di ‘cuscinetto’ (fino al 31 dicembre 2023) in cui inserire i lavoratori occupabili: il beneficio resta per otto mesi, anziché 12; ma dal 2024 si volta pagina con una riforma complessiva. Previsto anche un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua. Come detto, il reddito sarà abrogato il 1 gennaio 2024 e sarà sostituito da una nuova riforma.

Sconto su carburanti scende da 30,5 a 18,3 cents

Dal primo dicembre, scende lo ’sconto’ sui prezzi dei carburanti.  Si passa dall’attuale taglio di 25 centesimi che, comprensivo di Iva, equivaleva a uno sconto al distributore di 30,5 centesimi, ad un taglio di 15 centesimi, che con l’Iva si tradurrà a dicembre in 18,3 centesimi in meno. 

Pensioni minime, le novità

Salgono fino a 570 euro mensili i trattamenti pensionistici più bassi. Cresce, dunque, la soglia delle pensioni minime di qualche decina di euro l’importo, che aumenterà anche grazie alla rivalutazione del 7,3% prevista dal decreto già emanato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Stamattina in conferenza stampa “illustrerò nello specifico tutti i provvedimenti di un’importante e coraggiosa manovra economica a sostegno dei cittadini, con particolare attenzione ai redditi bassi e alle categorie in difficoltà”.

Meloni: Italia torna a correre

“L’Italia torna a correre”, scrive la premier Giorgia Meloni su Telegram elencando le misure. Un provvedimento che si basa su un approccio “prudente e realista” che tiene conto della situazione economica ma anche “sostenibile per la finanza pubblica”, sottolinea una nota del ministero dell’economia di Giancarlo Giorgetti.