Cambia il calcolo per il Reddito di cittadinanza, il sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e di inclusione sociale. Verrà dato più peso ai figli piccoli e alle persone con disabilità e i parametri saranno meno generosi sui componenti adulti del nucleo familiare. Inoltre, alla fine del 2023 il Reddito di cittadinanza verrà sostituito dalla Garanzia per l’inclusione, il nuovo aiuto economico previsto dal decreto Lavoro.

Garanzia per l’inclusione, i nuovi requisiti Isee

La Garanzia per l’inclusione fissa requisiti Isee diversi e restrittivi rispetto a quelli validi per il Reddito di cittadinanza. La soglia la soglia dell’indicatore della situazione economica del nucleo familiare (Isee) per accedere al nuovo beneficio economico scende a 7.200 euro, anziché 9.360 euro, con una riduzione della platea di aspiranti beneficiari, verso livelli più bassi di reddito e patrimonio.

Non cambiano gli altri parametri:

  • il valore del reddito familiare non potrà superare i 6.000 euro, soglia da incrementare in base al numero di componenti della famiglia;
  • quello del patrimonio immobiliare, in Italia e all’estero, come definito a fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione, non potrà essere superiore ad una soglia di 30.00 euro;
  • il tetto del patrimonio mobiliare resterà fissato a 10.000 euro: barche auto di cilindrata superiore ai 1.600 cc e moto oltre i 250 cc impediranno l’accesso ai benefici.

Modifiche anche alla scala di equivalenza

Una seconda modifica molto rilevante riguarda la scala di equivalenza sulla base della quale sono determinati sia la soglia di reddito per accedere al beneficio (che è un requisito ulteriore rispetto all’Isee), sia l’ammontare del sussidio annuo.

Anche per la Garanzia per l’inclusione, ai componenti del nucleo familiare è attribuito un punteggio. È il valore per il quale va moltiplicata la soglia di reddito di 6.000 euro, per ottenere il posizionamento reddituale della famiglia ai fini del beneficio, ed è anche il valore per il quale va moltiplicato l’ammontare annuo della prestazione (sempre 6.000 euro), per definire l’entità dell’aiuto destinato alla singola famiglia. Più questo punteggio è elevato, più la soglia di reddito ammessa aumenta, e più sarà generosa la prestazione economica.

Nel nuovo sistema della Garanzia per l’inclusione, i componenti adulti oltre il primo che valgono” sempre 0,4, ottengono questo punteggio soltanto se il componente maggiorenne ha carichi di cura (ovvero figli sotto i tre anni o persone da accudire con disabilità grave o non autosufficienti). Altrimenti non c’è nessun punteggio aggiuntivo rispetto a quello che spetta all’intero nucleo familiare (cioè 1).

Più importanza a famiglie con minori e disabili

Nella nuova Garanzia per l’inclusione le famiglie con minori avranno un peso maggiore. Se nel Reddito di cittadinanza i minori “valgono” sempre 0,2, nel nuovo sistema invece i minori “valgono” 0,15 fino al secondo e 0,10 oltre il secondo. Avvantaggiate anche le famiglie con all’interno una persona disabile: nel calcolo del reddito di cittadinanza non portano in dote un punteggio autonomo, ma consentono di arrivare al valore massimo di 2,2, posto che gli altri componenti consentano di raggiungerlo. Nel nuovo sistema, invece, la presenza di una persona ultrasessantenne o con disabilità porta in dote un punteggio “autonomo” di 0,4.

L’esempio

Per capire meglio l’impatto di queste modifiche, si può fare l’esempio di una famiglia di quattro persone, due adulti e due bambini, uno dei quali sotto i tre anni.

La soglia di reddito per poter accedere alla Garanzia per l’inclusione e al reddito di cittadinanza è di 6mila euro annui, moltiplicata per i corrispondenti parametri della scala di equivalenza. Facendo i dovuti calcoli (6mila euro per 1,8: 1+0,4+0,2+0,2 = 10.800 euro), questa famiglia potrà avere dunque un reddito fino a 10.800 euro in base alla scala di equivalenza prevista per il vecchio reddito di cittadinanza. La stessa famiglia potrà accedere alla Garanzia per l’inclusione con un reddito massimo di 10.200 euro (6mila euro per 1,7: 1+0,4+0,15+0,15). In presenza di una persona con disabilità, la stessa famiglia accede al nuovo aiuto anche con il reddito fino a 12.600 euro annui.