In arrivo il conguaglio assegno unico. Con un messaggio del 26 maggio 2023, l’INPS ha aggiornato le istruzioni sull’assegno unico. La novità più di rilievo, ha riguardato le maggiorazioni dell’assegno ed i conseguenti conguagli, dei quali si parlava già da un po’ di tempo.. Analizziamo nel dettaglio i punti salienti della circolare.
Conguagli assegno unico: quando arrivano?
Sono circa 512mila le famiglie beneficiarie dell’assegno che riceveranno un AUU più sostanzioso, mentre 378mila quelle che subiranno, per contro, delle decurtazioni. Infatti, conguaglio non sempre viene inteso in accezione positiva, ma talvolta può invece trattarsi di una decurtazione.
INPS ha ricalcolato dunque (nel bene e nel male) gli importi dovuti alle famiglie, cosa che già nel mese di maggio ha causato ritardi e disagi alle famiglie che si aspettavano di ricevere puntualmente l’assegno unico.
Nello specifico, i motivi di tale ricalcolo sono stati dovuti a una necessità di adeguamento dell’assegno ai parametri voluti dalla Legge di Bilancio. In particolar modo, il ricalcolo si è reso necessario nei seguenti casi:
- Variazioni nella DSU;
- maggiorazioni riconosciute a seguito dell’aumento del costo della vita;
- per il c.d. premio alla nascita, (da presentare entro 120 giorni la nascita del figlio)
- importi ISEE incoerenti con i dati in possesso delle strutture INPS competenti;
- per i recuperi inerenti la maggiorazione per entrambi i genitori lavoratori laddove non spettante (ad es. in presenza di nucleo in realtà monogenitoriale era stato erroneamente riconosciuta la maggiorazione per entrambi i genitori lavoratori);
- il riconoscimento di maggiorazioni per soggetti disabili e per i nuclei numerosi;
- ricalcoli per percettori RDC;
- importi riconosciuti prima del 30 giugno 2022 per ISEE presentati a giugno 2022 sulla base dei quali era stato riconosciuto soltanto l’importo minimo.
Conguaglio assegno unico: la comunicazione INPS
Come abbiamo sopra accennato, l’INPS ha comunicato l’arrivo dei conguagli con un messaggio del 26 maggio, dove ha anche annunciato il lancio di una nuova funzione che consente ai beneficiari di visualizzare gli importi rimborsati (o decurtati) sulla base della loro specifica situazione. Il servizio, come confermato dall’Istituto, è stato attivato lo scorso 9 giugno.
Sarà quindi possibile per i beneficiari dell’assegno prendere visione dell’ammontare della somma oggetto di conguaglio nella sezione personale della procedura AUU denominata “Conguagli”.
Per accedervi, basta semplicemente accedere con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS, e visualizzare il ricalcolo sulle mensilità AUU erogate.
Ricordiamo nuovamente che il conguaglio può essere:
- a credito (e quindi maggiorato) se il ricalcolo è avvenuto in favore del percettore
- a debito (e quindi minorato) se il beneficiario aveva percepito somme non dovute, che dovrò quindi restituire.
Nel secondo caso, il conguaglio a debito non supera comunque il 20% totale della rata mensile in pagamento. In caso invece di ricalcolo positivo, tramite il servizio messo a punto dall’INPS è possibile visualizzare la competenza sulla quale sono state erogate le ulteriori somme emerse a seguito dei controlli effettuati.
Si stima infine che, in media, le 512mila famiglie che hanno ricevuto una somma più alta, hanno percepito circa 272 euro in più. Mentre i 378.000 nuclei che si sono ritrovati con un importo ridotto, hanno avuto una riduzione di 41 euro circa.
Maxi conguaglio: la date e gli importi
Quanto alle date, dopo le recenti modifiche, sappiamo che l’assegno unico di giugno viene pagato in due date.
- tra il 10 ed il 20 giugno per chi non ha subito variazioni rispetto al mese precedente
- tra il 20 ed il 30 giugno per chi ha subìto delle variazioni negli importi.
Quanto all’importo spettante, come abbiamo detto, non esiste un calcolo preciso o universale, ma ciascun beneficiario dovrà accedere al sito INPS alla sezione “Conguagli” per poter visualizzare gli importi precisi.