Bonus stagionali. Nuove indicazioni per il riesame delle domande respinte per percepire l’indennità da 150 euro prevista dal decreto-legge del 23 settembre scorso a favore di una serie di categorie di lavoratori.

Lo ha stabilito l’Inps in una circolare del 14 aprile scorso in cui si fa chiarezza sulla procedura da seguire.

Bonus stagionali: le categorie coinvolte

In base alla legge dello scorso anno, potevano fruire del bonus: i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa; dottorandi e assegnisti di ricerca; lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti, compresi i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo, ma anche gli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo.

Bonus stagionali: come richiedere il riesame

La scadenza per il riesame dell’istanza, sulla base di quanto stabilito dall’Inps, è stata fissata al 13 luglio 2023.

Questa, nella sostanza, cade 90 giorni dopo la pubblicazione della circolare da parte dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. In ogni caso, qualora la data del rifiuto fosse stata conosciuta in seguito al 14 Aprile, è possibile conteggiare i novanta giorni a partire da quello in cui si è venuti a conoscenza del diniego. Nello scorso novembre erano state fornite le istruzioni su come procedere ad effettuare l’istanza per le differenti categorie amministrative: una volta terminata la prima fase di gestione delle informazioni, l’esito della domanda è consultabile accedendo direttamente sul portale dell’Inps nel Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche.

Questo stesso canale è utilizzabile anche per la richiesta del riesame, allegando direttamente l’apposita documentazione necessaria per consentire agli uffici di compiere una nuova valutazione della domanda stessa.

Bonus stagionali: i requisiti per presentare istanza

L’Inps ha anche ricordato cosa era necessario per richiedere il bonus da 150 euro. Non tutti i contribuenti di questa categoria, infatti, potevano ricevere quest’indennità.

Nello specifico, per i dottorandi e gli assegnisti di ricerca, i contratti dovevano essere attivi a partire dal 18 Maggio dell’anno scorso ed il reddito non inferiore a 20mila euro. Stagionali e lavoratori dello spettacolo, invece, dovevano aver realizzato almeno 50 giornate di lavoro nel 2021. Qui i dettagli

Riesame d’ufficio anche senza Gestione Separata

Secondo quanto evidenziato da una nota dell’Inps del 31 Gennaio, alcune categorie specifiche tra quelle coinvolte dai bonus una tantum, ovvero dottorandi di ricerca, assegnisti e titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, avrebbero potuto ottenere il bonus anche senza l’iscrizione formale alla Gestione Separata. Dunque, in altri termini, questa misura si sarebbe collegata ad un riesame d’ufficio delle richieste presentate.

Altra condizione d’accesso, per i beneficiari di NASpI e DIS-COLL, al bonus da 150 euro, era quello di aver percepito una delle due indennità nel mese di novembre del 2022.