Il mantra che ha accompagnato migliaia di italiani per tutta l’estate giunge ora alla resa dei conti, anche (e soprattutto) per quanto riguarda gli adempimenti Inps e le misure a sostegno del reddito. Dal Bonus 200 euro all’assegno unico, dal Reddito di cittadinanza alla NASPI e alle pensioni, sono diversi i versamenti che l’istituto di previdenza erogherà ai cittadini (dall’altro lato della barricata fiscale, a settembre ci sarà metà tempo per pagare).
Non tutti i bonus e le prestazioni economiche, però, vengono pagate lo stesso giorno a tutti i beneficiari. L’accredito delle somme potrebbe richiedere qualche giorno in più per alcuni contribuenti. Ecco l’elenco delle scadenze da tenere a mente.
Pensioni
Il pagamento delle pensioni di settembre 2022 seguirà il normale calendario di accredito, e non più quello anticipato introdotto durante l’emergenza Covid. I pensionati titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution torneranno a ricevere l’ammontare della pensione sul conto corrente a partire dal primo giorno del mese (dunque dal 1° al 7 settembre).
Stesse date anche per chi ritira la pensione presso gli sportelli degli uffici postali. In questo caso il calendario dei pagamenti, come di consueto, fa riferimento alla turnazione alfabetica secondo il seguente schema:
- dalla A alla B giovedì 1 settembre;
- dalla C alla D venerdì 2 settembre;
- dalla E alla K sabato 3 settembre (solo la mattina);
- dalla L alla O lunedì 5 settembre;
- dalla P alla R martedì 6 settembre;
- dalla S alla Z mercoledì 7 settembre.
Per conoscere la turnazione alfabetica degli Uffici Postali aperti con orario rimodulato si possono consultare gli appositi avvisi affissi sulle porte d’ingresso o il sito www.poste.it oppure contattare il numero verde 800 00 33 22.
NASPI
Cambia la data invece per la NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) o Indennità mensile di disoccupazione (per i subordinati che hanno perso involontariamente il lavoro). L’accredito è previsto a partire dal 10 settembre e non ha un calendario preciso, in quanto varia a seconda del giorno in cui è stata presentata la domanda di disoccupazione.
Un periodo di riferimento da tenere in considerazione è quello intorno alla metà del mese. Per conoscere la data esatta del pagamento, si può consultare il proprio Fascicolo Previdenziale del cittadino, disponibile sul sito dell’INPS. L’accesso può essere effettuato con identità SPID, CNS o CIE.
Le stesse scadenze e lo stesso procedimento vale anche per i percettori di DIS-COLL e per chi è in Cassa integrazione in deroga, del Fondo per l’Artigianato o di altra tipologia (pagata direttamente dall’Inps o dell’Ente bilaterale). Anche per queste categorie, il giorno dell’accredito può variare da persona a persona. Per verificare le date di disponibilità sul proprio Fascicolo previdenziale, basta cliccare su “Prestazioni e pagamenti”. In alternativa basta controllare il proprio conto corrente.
Assegno unico
Nell’elenco dei pagamenti di settembre figura anche l’Assegno unico per i figli, il contributo a sostegno dei genitori con figli fino ai 21 anni. I primi a ricevere l’accredito della mensilità corrente saranno coloro che hanno presentato la domanda nei primi mesi del 2022. Per chi ha fatto domanda a gennaio e febbraio, il pagamento dell’assegno è previsto dal 16 settembre e fine mese. Tutti gli altri ricevono invece l’indennizzo alla fine del mese successivo rispetto a quello di presentazione della domanda. In altre parole, chi fa richiesta ora vedrà l’erogazione della prima rata a fine ottobre.
Anche in questo caso, per verificare la data precisa di pagamento del bonus, ogni famiglia può accedere al sito dell’INPS e consultare il Fascicolo previdenziale. Si ricorda che senza la presentazione dell’ISEE si avrà diritto solo all’importo minimo previsto, ovvero a 50 euro per figlio. E anche che chi ha fatto richiesta entro lo scorso giugno, potrà ricevere le mensilità arretrate da marzo in poi.
Non è ancora ufficiale, ma a partire dal 2023 l’assegno unico potrebbe diventare automatico per tutte le famiglie che lo hanno richiesto nel corso del 2022. Si parla anche di un aumento degli importi, che potrebbero salire fino a 190 euro a figlio.
Reddito di cittadinanza
Il calendario di ricarica del Reddito di cittadinanza e della Pensione di cittadinanza offre invece coordinate più precise. I beneficiari ricevono l’accredito il 15 e il 27 del mese.
Il 15 settembre è la data per i nuovi percettori o per chi ha appena rinnovato il sussidio, che verrà erogato direttamente sulle card RdC di Poste italiane. In alternativa, ci si può recare presso gli Uffici postali per il ritiro. Per chi ha già ricevuto il Reddito nei mesi precedenti, le somme saranno invece disponibili il 27 settembre. Si ricorda che la carta RdC consiste in uno strumento di pagamento elettronico emesso dalle Poste a favore degli aventi diritto al sussidio.
Carta Acquisti
A settembre torna anche la ricarica bimestrale della Carta Acquisti. Il contributo è destinato ai bambini fino a 3 anni o agli adulti con più di 65 anni, con ISEE in corso di validità inferiore a 7.001,37 euro.
L’importo di ogni ricarica è di 80 euro, quindi 40 euro al mese, e viene accreditato solitamente entro la prima metà dei mesi dispari. Se si dovessero verificare ritardi nel pagamento o se la somma non dovesse risultare disponibile entro fine mese, è possibile verificarne lo stato chiamando il numero INPS 803 164.
Bonus 200 euro
Norme e date differiscono leggermente per il Bonus 200 euro, il contributo una tantum disposto dal Governo per aiutare le famiglie e i lavoratori italiani ad affrontare inflazione e caro vita. Per alcune categorie aventi diritto, come colf e badanti, c’è tempo fino al 30 settembre per inoltrare la domanda.
Chi fa richiesta prima della scadenza, riceverà il pagamento in tempi brevi poiché la procedura è completamente automatizzata. In quattro giorni lavorativi circa si può già consultare l’esito della procedura sul sito INPS.
Bonus Irpef
Infine c’è il Bonus Irpef, del valore di 100 euro al mese. L’agevolazione sarà disponibile a partire dal 23 settembre a favore dei lavoratori dipendenti e assimilati (privati e pubblici), ai disoccupati titolari di NASPI e a quanti sono già beneficiari di altre prestazioni economiche a sostegno del reddito (ad esempio indennità di maternità e cassa integrazione).
Dal 1° gennaio 2022 il contributo è destinato a coloro che hanno un reddito da lavoro dipendente o assimilato fino a 15mila euro.